La Thailandia collabora con oltre 50 compagnie aeree
La Thailandia punta a battere i record del suo settore turistico nel 2025, avviando partnership con oltre 50 compagnie aeree internazionali. Tra queste figurano vettori come Air Asia, Cathay Pacific, China Airlines, Emirates, Qatar Airways e Singapore Airlines.
In occasione dell’Airline Focus Partnership Meeting di Bangkok, l’Autorità del Turismo della Thailandia (TAT) ha condiviso la sua tabella di marcia per la collaborazione. In particolare, il paese mira ad aumentare i viaggi in entrata nel Q4 2025 e a ripristinare la sua posizione di leader mondiale dei viaggi.
Di conseguenza, la capacità dei voli in entrata è aumentata a 24,6 milioni, il che indica una ripresa dell’88% rispetto ai dati del 2019. In particolare, Pattaya sta rapidamente emergendo come hub centrale per la strategia di viaggio in evoluzione della Thailandia.
Inoltre, la Thailandia ha ricevuto elogi da tutto il mondo per la sua sicurezza. In un recente rapporto, Travelbag l’ha classificata come la destinazione turistica più sicura al mondo. In particolare, ha ottenuto un punteggio di 61,53 su 100 per la sicurezza serale, superiore a Seychelles, Sri Lanka e Filippine.
La classifica delle destinazioni più sicure per le vacanze
Inoltre, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha elevato la Thailandia al livello 1 di avviso di viaggio. Questo livello rappresenta il livello di rischio più basso, alla pari di Australia e Giappone. In base al livello 1, i viaggiatori devono adottare le normali precauzioni.
La Thailandia ha anche ottenuto l’ottavo posto a livello globale per le viaggiatrici sole. Infatti, ha battuto molti paesi occidentali grazie al basso tasso di criminalità e alle solide infrastrutture pubbliche.
Nel complesso, questi risultati sono tempestivi. Attualmente la TAT sta lavorando per attirare visitatori di qualità, non solo di volume.
Meno turisti cinesi in Thailandia
Tuttavia, non tutti i segnali sono positivi. Dal 1° gennaio al 5 luglio, gli arrivi di turisti internazionali sono diminuiti del 5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 16,8 milioni.
Questo calo è dovuto principalmente alla forte diminuzione dei turisti cinesi. Nel 2019, la Cina rappresentava quasi il 28% di tutti gli arrivi, ovvero circa 925.000 visitatori al mese. Oggi questa percentuale è solo del 13,6%.
Ancora peggio, gli esperti stimano che solo 4-5 milioni di turisti cinesi visiteranno la Thailandia nel 2025. Questo dato è di gran lunga inferiore agli 11 milioni registrati prima della pandemia.
Di conseguenza, la Thailandia potrebbe non raggiungere l ‘obiettivo di 35,5 milioni di turisti per l’anno in corso.
La Thailandia diventa una destinazione di benessere
Per compensare questa perdita, il governo sta diversificando la propria attività lanciando una strategia decennale per il turismo del benessere (2025-2034).
Le autorità stanno trasformando province chiave come Nakhon Pathom in destinazioni per il benessere, offrendo di tutto, dai trattamenti a base di erbe ai servizi medici.
Inoltre, la TAT sta puntando a nuovi mercati, tra cui l’India, il Medio Oriente e l’Europa orientale. Si prevede che queste regioni contribuiranno a colmare il gap cinese.
“La Thailandia è ora una delle migliori destinazioni globali per le terme e il benessere!” ha scritto il TAT in un tweet. “Pensa ai massaggi thailandesi, ai ritiri sereni e al massimo relax”.
Crescita attraverso l’adattamento
La Thailandia punta molto sulla sicurezza, sulla connettività e sulla diversificazione del settore. Sebbene questo piano possa dare i suoi frutti, si basa in gran parte sulla flessibilità e sulla coerenza del paese nelle sue iniziative turistiche.
Finora, la reputazione globale della nazione sta attirando l’attenzione. Tuttavia, il successo dipenderà dalla velocità con cui si adatterà ai cambiamenti del mercato.
Con la giusta strategia, la Thailandia potrebbe riconquistare il suo posto di destinazione globale di punta entro la fine del 2025.
Foto di Miltiadis Fragkidis su Unsplash